Ringo Starr

Père-Lachaise. Racconti dalle tombe di Parigi, Paolo Logli

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Memoria collettiva, dicono si chiami.
 Che poi vuol dire che ci sono cose che si collocano nel cuore di tutti e diventano alfabeto dei sentimenti e dei sogni. Per me è contribuire alla memoria collettiva collocare spezzoni della vita appoggiandoci sopra la colonna sonora. 
E per di più sono convinto di avere avuto la fortuna di crescere in un momento storico che ha prodotto la più bella musica del novecento. Ecco qui, l’ho detto. E se questo è segno di invecchiamento, me ne farò una ragione.
 Tutto questo per spiegare perché, quando nel corso di una chiacchierata con Laura Liberale ed Heman Zed – amici miei di musica, di letteratura, ed amici miei e basta – mi parlarono dell’idea di scrivere una raccolta ispirata al Père-Lachaise dissi sì di slancio, come si dice in questi casi, col cuore. Una tomba a testa, una sorta di Spoon River postmoderna in cui un coro di scrittori raccontasse un cimitero che, prima che un cimitero è appunto un luogo dell’anima, una concentrazione di simboli, un simbolo esso stesso. Continua a leggere